Scienza

Come nasce la scienza della Micologia

In antichità, spesso i funghi venivano associati ad eventi misteriosi e soprannaturali, quasi come se fossero oggetti magici messi a disposizione dell’uomo dalla natura, poi nel corso dei secoli l’uomo ha imparato a conoscere la loro storia, a scoprirne nuove specie, ad analizzarli. Prima i Fenici, successivamente i Greci, poi i Romani, ne scoprirono le qualità non solo in ambito culinario, ma anche decorativo ed addirittura medicinale; si dovrà attendere il XVIº secolo per iniziare a parlare di flora micologica ed avere un panorama più ampio sulla categoria dei funghi.

Solo nel 1729 si venne a conoscenza che i funghi si riproducono per spore, e fu per l’esattezza il biologo italiano Pier Antonio Miceli a farlo; i suoi studi furono poi ripresi dal francese Joseph Henry Lèvillè, che isolò per primo la categoria dei basidi circa un secolo dopo. Per certi versi fu il botanico svedese Elias Magnus Fries ad essere considerato il padre della micologia; suoi sono infatti il Systema Mycologicum del 1821, l’Elenchus Fungorum del 1874, e l’Imenomycetes Europei, tutti trattati nei quali si descrivevano le caratteristiche di più di 3000 specie diverse di funghi.

Storia

Sessualità e prostituzione nella preistoria

Per chi non lo sapesse, esiste una specie di scimmia antropomorfa conosciuta come bonobo, geneticamente molto simile all’homo sapiens sapiens, che vive nel cuore della giungla congolese; ebbene, questa specie di primate è stata proprio recentemente oggetto di studi da parte dei biologi e degli antropologi, proprio perché esiste da svariati secoli, e conserva intatte tutta una serie di abitudini e comportamenti che offrono la possibilità agli investigatori di fare ogni giorno interessanti scoperte sul tipo di vita che conducevano in antichità e che continuano a condurre oggi.

E’ stata la sfera ‘sessuale’ quella a destare maggior interesse negli studiosi, perché i bonobo, contrariamente ad altre specie di primati come ad esempio i babbuini, notoriamente molto aggressivi perché sempre in lotta per la supremazia territoriale, hanno rivelato avere una vita molto tranquilla e ben organizzata, e si pensa che, per grosse linee, la loro organizzazione sociale non era poi così distante da quella delle prime tribù preistoriche. Erano le femmine ad occupare le posizioni dominanti, ma la cosa più strana che si è osservata è che questa specie di scimmia era molto poco propensa a fare la guerra, preferendo passare molte ore al giorno a fare sesso allegramente, anche scambiando le coppie in modo casuale, e ciò per rinforzare i vincoli sociali e per allentare ogni tensione nel gruppo.

Storia

Le antiche e misteriose Grotte del Mustang

Conosciute anche come Grotte Celesti del Nepal, le Grotte del Mustang sono in pratica un insieme di circa diecimila grotte che l’uomo ha scavato nel corso dei secoli sui fianchi delle valli del Mustang in Nepal; ancora oggi, nonostante i numerosi gruppi di archeologi siano tuttavia al lavoro per cercare di sapere qualcosa di più su qusto luogo così affascinante e misterioso, non si è riusciti a stabilire con esattezza chi abbia fatto tutti questi buchi, quando li abbia fatti, e soprattutto a cosa servivano.

A dire il vero c’è anche un altro mistero sulle Grotte del Mustang, perché non si riesce proprio a capire come abbiano potuto fare i popoli antichi, e come facciano quelli che ci vivono attualmente, ad arrampicarsi per raggiungere queste cavità, che si trovano ad un’altezza di almeno 45-50 metri dal suolo, in una gola scavata dal fiume Gandaki che è addirittura molto più grande del Grand Canyon, una vera impresa!

Turismo

Esplorando le grotte più profonde del Vietnam

Addentrarsi in una selva tropicale, guadare i suoi torrenti selvaggi, imbattersi nelle popolazioni del posto e scoprirne tradizioni ed abitudini, esplorare grotte e caverne naturali ricche di fascino e di misteri, è senza dubbio una delle attività più emozionanti che si possa mai fare in vita, almeno per chi possiede un minimo di spirito avventuriero e voglia di conoscere la natura. Il Vietnam è una zona meravigliosa per fare questo tipo di esperienza, e per gli amanti del genere rappresenta certamente una valida meta per un bellissimo ed emozionante viaggio.

I dati forniti da alcune agenzie di viaggi parlano di un interesse sempre crescente verso la vacanza esplorativa, e spesso questo tipo di soluzione viene adottata di buon grado dalle famiglie con figli proprio perché sono questi ultimi a supplicarli di vedere questi posti da vicino; meno male, così magari non trascorrono la solita vacanza fatta di ozio totale e PlayStation!. Il Vietnam ospita luoghi che hanno a dir poco dell’incredibile per quanto sono belli e misteriosi, e la cosa ancor più interessante è che sono quasi tutti racchiusi all’interno diaree protette o addirittura Parchi Nazionali di smisurata estensione. Cosa si potrebbe chiedere di più ad una vacanza emozionante e divertente?

Scienza

Speleologia: una disciplina che studiatutti i misteri sotterranei

Il sottosuolo, questo sconosciuto; chissà quanti segreti, quanti misteri, quanti elementi a noi ancora oggi ignoti, e quanta storia nasconde il mondo sotterraneo. Certo l’uomo fisicamente non può permettersi di spingersi troppo in basso, ci sono palesi impedimenti di natura geofisica da superare, e l’unica speranza per raggiungere profondità proibitive resta esclusivamente quella di farlo utilizzando dei robot o dei macchinari costruiti con elementi super resistenti a alte pressioni e temperature.

Ma fermiamoci a quello che è umanamente possibile fare, e cioè a quella branchia della scienza che studia le caverne sotterranee chiamata ‘speleologia’; ‘spelaiòn’ è un termine greco che significa ‘caverna’, e ‘logos’ è ‘discorso’. Ne viene fuori che lo speleologo è colui che si occupa dell’esplorazione e della divulgazione di tutto ciò che si conosce circa il mondo sotterraneo, sia esso riguardante cavità terrestri che ambienti sommersi, siano essi di origine naturale o artificiale.

Turismo

La Grotta Gigante: una caverna turistica da Guiness dei Records

Situata ad una altitudine di circa 275 metri sul livello del mare, con i suoi 350 metri circa di lunghezza, 77 di larghezza, e circa 115 di profondità, la Grotta Gigante è senza dubbio la caverna più grande del mondo, almeno tra quelle di cui si è venuti a conoscenza. La posizione geografica in cui si trova questa meraviglia naturale è stata oggetto di molte dispute politiche tra Italia e Jugoslavia, ed alla fine la sua pertinenza territoriale è rimasta al comune di Sgonico, in provincia di Trieste.

La Grotta Gigante è diventata famosa soprattutto perché detiene il primato per contenere la sala naturale più ampia al mondo; essa si sviluppa infatti in un unico grande vano, ed è semplicemente impressionante l’ambiente che si viene a creare lì sotto. Una acustica che sembra quasi irreale, giochi di luci ed ombre meravigliosi che illuminano rocce primordiali, centinaia di elementi naturali e tipi di roccia da poter analizzare e studiare tutto l’anno, un posto davvero super interessante.

Curiosità

Il buco più profondo del mondo: il Pozzo superprofondo di Kola

Il 24 Maggio del 1970, un gruppo di scienziati sovietici prende la storica decisione di perforare la crosta terrestre con l’intento di conoscere e studiare le caratteristiche geofisiche e geochimiche degli strati sottostanti; sarà la grande industria specializzata nella costruzione di macchinari pesanti Uralmas a fornire tutti i mezzi necessari per questa grande impresa, soprattutto le due potentissime perforatrici Uralmas 4E e, in un secondo momento la Uralmas serie 15000.

Bisogna riconoscere che è abbastanza strano constatare come nel corso degli anni si siano sviluppate moltissime conoscenze e tecnologie che hanno portato l’uomo ad affrontare lo spazio e la sua immensità, inviando sonde e satelliti a milioni di chilometri dalla Terra, ed invece pochissime per conoscere cosa si nasconde sotto il suo manto, ovvero addentrandosi verso il Ni.fe. (nome scientifico dato al nucleo terrestre formato prevalentemente da Nichel e Ferro). Alla fine, come in quasi tutte le grandi imprese del secolo XX, gli Stati Uniti si sono lanciati alla scoperta dello spazio, e la Russia invece ha iniziato ad esplorare il sottosuolo.

Storia

Le misteriose grotte di Longyou: un luogo con una storicità di circa 2000 anni

Le grotte di Longyou, conosciute anche come ‘Grotte di Xiaonanhai Stone Chambers’, sono un insieme di 24 caverne artificiali costituite da roccia arenaria situate sulla piccola collina di Fenghuang, a ridosso del fiume Qu, nella contea cinese di Longyou. Ancora oggi non si sa bene chi sia stato l’autore materiale di questo complesso intreccio di grotte e cunicoli, ma si pensa che il tutto risalga più o meno al 212 a.C., ovvero ad un’epoca immediatamente precedente a quella dell’avvento della dinastia Qin.

Anche se non sono mai state citate in nessun documento storico, la cosa certa è che queste grotte furono costruite più di 2000 anni fa e scoperte soltanto nel 1992; neppure su quali potrebbero essere stati i motivi della loro realizzazione ci sono informazioni certe, per ora si va avanti solo su teorie, peraltro neppure tanto convincenti, ma da qualche parte si dovrà pur iniziare per cercare notizie!