Addentrarsi in una selva tropicale, guadare i suoi torrenti selvaggi, imbattersi nelle popolazioni del posto e scoprirne tradizioni ed abitudini, esplorare grotte e caverne naturali ricche di fascino e di misteri, è senza dubbio una delle attività più emozionanti che si possa mai fare in vita, almeno per chi possiede un minimo di spirito avventuriero e voglia di conoscere la natura. Il Vietnam è una zona meravigliosa per fare questo tipo di esperienza, e per gli amanti del genere rappresenta certamente una valida meta per un bellissimo ed emozionante viaggio.

I dati forniti da alcune agenzie di viaggi parlano di un interesse sempre crescente verso la vacanza esplorativa, e spesso questo tipo di soluzione viene adottata di buon grado dalle famiglie con figli proprio perché sono questi ultimi a supplicarli di vedere questi posti da vicino; meno male, così magari non trascorrono la solita vacanza fatta di ozio totale e PlayStation!. Il Vietnam ospita luoghi che hanno a dir poco dell’incredibile per quanto sono belli e misteriosi, e la cosa ancor più interessante è che sono quasi tutti racchiusi all’interno diaree protette o addirittura Parchi Nazionali di smisurata estensione. Cosa si potrebbe chiedere di più ad una vacanza emozionante e divertente?

Il Parco Nazionale di Phong Nha-Kè Bang

E’ già presente nei depliants di molte tra le migliori agenzie di viaggi una brochure sul Parco Nazionale di Phong Nha-Kè Bang, situato nel bel mezzo del Vietnam e riconosciuto dalla UNESCO nel 2003 come Patrimonio dell’Umanità. Il parco si sviluppa su un’area di circa 86.000 ettari, ed ha la particolarità di possedere al suo interno circa 300 tra caverne e grotte, la cui profondità complessiva, se sommata, oltrepassa di gran lunga i 70 km! Interessante no?

Sono prevalentemente di composizione sedimentaria le rocce che si incontrano nel sottosuolo, ed è forse per questo che sono presenti tutte queste grotte; ci sono centinaia di torrenti, fiumi, cascate e corsi d’acqua sotterranei che modellano le rocce e disegnano veri e propri labirinti lì sotto, e se ci si avventura all’esplorazione bisogna sempre stare molto attenti, perché la loro magìa ed il loro fascino ricco di mistero invogliano il visitatore a spingersi sempre più in profondità e perdere facilmente l’orientamento.

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Brevi cenni di storia

Il Parco Nazionale di Phong Nha-Kè Bang è una zona di rilievo carsico tra le più antiche dell’Asia (si calcola esista più o meno da 400 milioni di anni), e presenta ovviamente enormi diversità sia di carattere geologico che biologico. Sia il livello del mare che si è alzato ed abbassato chissà quante volte nel corso della storia, sia lo scontro di placche tettoniche, hanno creato nel tempo un disegno geomorfico meraviglioso e molto complesso in tutto il sottosuolo di questa zona e, a testimonianza delle tante trasformazioni subite nei secoli a causa di eruzioni, inondazioni, erosioni, si possono apprezzare varie diverse tipologie di rocce presenti sia in superficie che nel sottosuolo.

E’ stata sicuramente l’azione idrotermica, insieme con quella di liquidi ad alto contenuto di zolfo (conseguenza di eruzioni e terremoti) a modellare il paesaggio di questa zona del Vietnam e di tante altre come questa; basta pensare soltanto per un attimo alle 300 grotte presenti solo all’interno del parco per farsi un’idea di quante altre ancora ne esistono in questo territorio, praticamente un enorme labirinto sotterraneo tutto da scoprire. Soltanto una ventina delle circa 300 grotte sotterranee sono state esplorate, il resto è ancora li in attesa di qualche avventuriero che entri per la prima volta nei loro meandri più oscuri a farlo. La grotta di Phong Nha ad esempio contiene altre 14 grotte più piccole al suo interno, ed ha una profondità totale di circa 8 km; poi c’è la grotta di Tièn Son, particolarmente attraente per la grande quantità di enormi stalattiti e stalagmiti al suo interno, ma soprattutto quella di Son Doong, una delle più recenti ad essere stata scoperta (2009), ed attualmente quella che vanta avere le maggiori dimensioni in assoluto al mondo.

Hang Son Doong, la grotta più profonda al mondo

E’ così smisuratamente grande e maestosa che al suo interno si incontra un clima ‘personalizzato’, ovvero esistente unicamente in quel contesto; parliamo di una grotta che nella sua parte iniziale ha una imboccatura larga una ottantina di metri ed un’altezza che misura più o meno lo stesso, misure che rimangono più o meno invariate addentrandosi per oltre 1500 metri, e che poi addirittura quasi raddoppiano (140 x 140) quando ci si spinge all’interno per altri 3 km.

Mastodontica, affascinante, ma soprattutto ricca di misteri; si stima che esistano altri passaggi nei suoi meandri più profondi, ma finora nessun impavido speleologo ha tentato l’impresa. La caratteristica principale che rende questo posto tanto affascinante ed unico al mondo è che possiede delle dolìne, ovvero delle piccole aperture laterali a mò di finestra che permettono alla luce naturale del sole di filtrare e dar vita a forme di vegetazione uniche nel loro genere proprio per il tipo di habitat in cui nascono e si sviluppano. Al suo interno si trovano spiagge, tratti di selva, canneti di bambù, e ci sono anche alcuni animali che vivono i pianta stabile, come alcune famiglie di scimmie e piccoli roditori, oltre ovviamente a qualche milione di pipistrelli.